Chi sono

Anna Vinci

Nata a Marsala nel 1956, dimostra fin dall’infanzia interesse per il disegno e la pittura in particolare.
Nel 1973 si trasferisce a Milano, si iscrive al Gruppo Artistico Culturale (G.A.C.) Nella cui sede espone le sue prime tele.
In una sua personale parla di lei il critico d’arte Antonino Del Bono, con un articolo su “IL GIORNO” di Milano.

Nel 1988 tornando a Marsala si iscrive all’Associazione Artistica “LA SCALINATA” di Trapani partecipando tramite questa a numerose manifestazioni collettive e personali.
Dal 1999 al 2004, frequenta i corsi di pittura organizzati dall’Ente Mostra di pittura a Marsala conseguendo lusinghieri giudizi critici.
In questi ultimi anni ha approfondito le sue tecniche pittoriche, ricercando nella sua esperienza nuovi modi di espressioni artistiche, con sovrapposizioni di immagini fino al digitale.
Nel 2001, assieme ad altri pittori , ha fondato l’associazione artistica ARTE21, partecipando a diverse manifestazioni artistiche, estemporanee e mostre collettive.
A Giugno 2005 realizza uno scenario per il Musical “ANGELI” per il teatro Impero di Marsala.
Nell’Ottobre 2008, partecipa in una collettiva alla manifestazione artistico-culturale ed eno-gastronomina dell’Associazione “Nastro Azzurro Europeo” svoltasi a Roma.
Le sue ultime personali , Luglio 2001 all’Ente Mostra di Marsala, Maggio 2005 al “MUNA CAFE” di Trapani, Gennaio 2006 al Circolo Lilibeo di Marsala, Dicembre 2007 alla galleria d’arte dell’Associazione “Nastro Azzurro Europeo” di Marsala, Maggio 2009, chiesa di S.Pietro Marsala.

Hanno scritto sull’artista

“…anni ed anni di ricerca attraverso visini neo-figurative di matrice impressionista e poi una veloce fuga in avanti verso la contemporanietà, vista, verificata e confrontata tramite l’approfondimento delle nuove suggestioni culturali e di una conoscenza di quanto offrono le nuove tecnologie. Oggi elabora, con grande perizia di mestiere, coinvolgenti sovrapposizioni di immagini: racconti del suo “IO”.”
Vito Linares

“Confesso di essere andato a visionare la produzione artistica di Anna Vinci con tutte le riserve di chi va a visitare la mostra di un neofita, niente di tutto ciò; con compiacimento invece, devo dire che la pittura della Vinci, tecnicamente bivalente, mostra una tale, sobria maturitàda permettersidi ovviare persino alla velatura; cioè a quel leggero strato di colore trasparente diluito, che fonde ed esalta le tonalità cromatiche, a cui spesso si ricorre per vitalizzare il quadro…”
Vito Titone

“Composizione, colore, tecnica: sono questi tre punti fondamentali della ricerca ultima di Anna Vinci. L’uno segue l’altro fino a sovrapporsi in un unico segno, in un unico spessore, in un’unica materia, che rigenera e trasforma il segno in campi di emozioni. In questi ultimi anni Anna Vinci ha approfondito la sua ricerca pittorica avvicinandosi sempre di più alla tecnica digitale fino a toccare un suo vertice di assoluta pienezza compositiva, ma non ha dimenticato le sue origini, nel senso che la compattezza della superfice è sempre percorsa dall’aria e dalla luce. Una luce tutta mediterranea che non solo canta ed esalta la bianca luce della sua Sicilia, ma che va oltre i confini dell’immagine, dove tutto si incontra e si ritrova senza che nulla si ripete identico. E’ una memoria dolce, senza affanni, che registra quelle infinite emozioni traslate magicamente sulla tela con un colre pieno e ben strutturatonel manto compositivo.”
Giuseppe Massimini

“Presentazione, scritta da Mannone Giuseppe per la mostra personale di Anna Vinci nel 2007

Stasera il delicato compito di presentare L’artista Anna Vinci. Anna Vinci non è l’artista che si affaccia nel mondo dell’arte con modestia, umiltà e dignità per farsi.—E’ DI PIU’. Anna Vinci è stata giudicata dal tempo tra colori, tele e pennelli e la sua grande esperienza maturata nel tempo. Ha saputo dare alla sua pittura un’identità ben precisa che non ha a che dividere con il figurativo, l’impressionismo francese e l’espressionismo tedesco di Kirkigner. Il suo stile è il più difficile in assoluto. L’informale—tra vedere e immaginare. Davanti al quadro di Anna Vinci si può arrivare a non capire nulla, ma si può avere sempre la tentazione di essere captati dal quadro stesso e capirlo dopo dieci anni. Non è di facile lettura ma può interessare l’amante e l’amatore dell’arte. Dunque il collezionista. Un consiglio personale è quello di rimanere fedele al suo stile pittorico in quanto nel tempo può essere collocata tra i grandi dell’arte. ”
Giuseppe Mannone